Richiesta rifinanziamento FURS con i fondi revocati agli stanziamenti diretti allo Spettacolo dal Vivo in Sicilia

Missiva inviata agli organi di governo della Regione Siciliana (Presidente, Presidente Assemblea Regionale, Assessore Regionale al Turismo, Capigruppo all’Assemblea Regionale):

Egregi Tutti,

AIAM, principale organismo nazionale di rappresentanza del mondo della musica, alla luce delle gravi notizie emerse in merito all’indagine della Procura di Palermo che coinvolge autorevoli rappresentanti delle Istituzioni e ha sollevato forti perplessità sull’utilizzo delle risorse pubbliche nel settore dello Spettacolo dal Vivo in Sicilia, ritiene doveroso richiamare la Vostra attenzione sulla necessità di ripristinare e garantire legalità, trasparenza e pari opportunità nei meccanismi di assegnazione dei contributi pubblici destinati al sostegno alle attività culturali della Regione.

Gli ultimi sviluppi di questa vicenda riportati dalla stampa, hanno condotto la Giunta Regionale a rimuovere, dalla bozza della Finanziaria bis, tutti i contributi diretti erogati senza procedura pubblica che rappresentano la punta di un iceberg di criticità sistemiche ormai non più ignorabili.

La Sicilia ha rappresentato, nel tempo, un modello legislativo per il sostegno allo spettacolo dal vivo, attraverso la L.R. 44/1985 (Musica), la L.R. 25/2007 (Teatro) e soprattutto l’art. 65 della L.R. 9/2015 istitutivo del FURSFondo Unico Regionale per lo Spettacolo che ha segnato il superamento del finanziamento discrezionale e orientato il sistema, nel metodo e nel merito, verso principi oggettivi e trasparenti, basati su efficienza, efficacia ed economicità.

È quindi motivo di seria preoccupazione constatare che, a fronte di tale lungimiranza, non riscontrabile, all’epoca, in altre Regioni d’Italia, proprio la Sicilia, regione dotata di un’organica legislazione di settore, sia ritornata, in aperta deroga alle norme sopra richiamate, a percorrere, parallelamente all’ordinaria, la pericolosa via della discrezionalità nell’assegnazione di contributi destinati, a vario titolo, alla promozione dello spettacolo dal vivo.

Un ulteriore elemento di criticità, oltre che di palese doppia disparità di trattamento, è rappresentato dal fatto che diversi soggetti beneficiari di contributi diretti non siano in possesso dei requisiti minimi previsti dalla vigente normativa per l’accesso al FURS e non vantino storicità o prestigio tali da rendere plausibile una dotazione finanziaria diretta in loro favore a valere sul bilancio regionale.

È motivo di profondo sconcerto, inoltre, constatare che, negli ultimi anni, le somme complessive destinate alle assegnazioni discrezionali dirette siano state addirittura superiori di oltre il doppio alla dotazione del FURS, vanificando così gli sforzi normativi compiuti dal Parlamento Regionale e introducendo elementi di opacità difficilmente compatibili con l’etica pubblica.

AIAM sottolinea, inoltre, che la Sicilia figura all’ottavo posto tra le regioni italiane per entità degli interventi finanziari complessivi erogati dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, dopo Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte e Campania. Con riferimento specifico all’ambito “Attività Musicali”, la Sicilia risulta essere la sesta regione per volume di contributi assegnati, preceduta da Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto e Marche. Si tratta di dati significativi, che testimoniano concretamente quanto gli Organismi Musicali Siciliani, rappresentati da AIAM, soddisfino pienamente i requisiti qualitativi e quantitativi richiesti dalla normativa statale per l’accesso al FNSV (Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo) e costituiscano un punto di riferimento autorevole e virtuoso a livello nazionale.

Alla luce di quanto sopra, l’AIAM chiede con forza che le risorse originariamente previste per finanziare extra ordinem singole manifestazioni o enti, vengano integralmente destinate al rifinanziamento del FURS, restituendo centralità e funzione allo strumento normativo. Tale esigenza appare oggi ancora più impellente alla luce dell’assoluta inadeguatezza dell’attuale dotazione del Fondo, insufficiente a garantire e sostenere, in modo equo e strutturale, l’intero comparto culturale siciliano di qualità.

L’incremento della dotazione finanziaria del FURS rappresenterebbe un segnale concreto di cambio di rotta verso la valorizzazione e tutela delle realtà culturali che, operando nel rispetto delle normative vigenti, contribuiscono con serietà e competenza alla crescita civile, culturale e artistica dell’intera Regione.

Si auspica inoltre una più equa perequazione a favore del Settore Concertistico Privato, che – pur rappresentando un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale dal Ministero della Cultura – continua a essere gravemente penalizzato nell’ambito delle politiche regionali. Oggi tale comparto riceve infatti meno del 2% della spesa pubblica complessiva regionale destinata allo spettacolo dal vivo. Una disparità ormai non più sostenibile, che rischia di compromettere la vitalità e la tenuta stessa dell’intero ecosistema musicale siciliano.

AIAM, nell’auspicare l’accoglimento della presente richiesta, resta disponibile per il tramite della propria delegazione siciliana a confrontarsi costruttivamente con il Governo Regionale, i Gruppi Parlamentari e la Commissione Cultura dell’ARS per contribuire, nel pieno rispetto della diversità dei ruoli, a individuare, per il prossimo futuro, soluzioni in grado di rendere trasparenti e meritocratici i criteri di erogazione delle risorse destinate in Sicilia alla cultura che rappresenta non solo potente strumento di promozione dell’immagine regionale a livello internazionale ma anche settore strategico sotto il profilo economico e occupazionale.

In attesa di cortese riscontro al riguardo, invia distinti saluti.

 

Il Presidente
Dott. Francescantonio Pollice

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